Guide sulla conservazione dei sigari
Sigari troppo umidi o troppo secchi: effetti sui sigari della cattiva conservazione
Il piacere di fumare un sigaro in ottime condizioni non ha eguali.
Evitare una cattiva conservazione è una garanzia perfetta per assicurarsi delle ottime fumate senza incorrere in particolari disavventure.
Errori, dimenticanze e imprevisti, però, sono sempre dietro l’angolo, pronti, in mancanza delle giuste precauzioni, ad alterare fragranze e aromi, nel migliore dei casi. Una cattiva conservazione, infatti, può portare persino all’impossibilità meccanica di accendere o tagliare un sigaro, oltre che a guastarne irrimediabilmente le caratteristiche organolettiche.
Se ti è capitato di non agire per tempo, non utilizzando igrometri o, meglio ancora, sistemi di monitoraggio e notifica in tempo reale come Habueno e non adottando i giusti accorgimenti per una conservazione dei sigari impeccabile, saprai bene di cosa sto parlando.
Conseguenze di una cattiva conservazione dei sigari
La capacità idrostatica dei sigari fa’ sì che questi assorbano e rilascino umidità in funzione dell’ambiente in cui sono riposti.
Ambienti troppo umidi o troppo secchi possono generare condizioni totalmente divergenti, ma entrambi hanno come spiacevole conseguenza il mancato equilibrio tra assorbimento e rilascio necessario a mantenere il livello di umidità ideale dei sigari. Non bisogna sottovalutare, inoltre, il ruolo del mantenimento di una temperatura ottimale e gli effetti degli sbalzi termici sul tasso di umidità.
Conservazione in ambienti troppo umidi
In ambienti troppo umidi i sigari assorbiranno un maggiore quantitativo, gonfiandosi.
I rischi principali saranno correlati alla formazione di muffe e funghi, senza contare la possibilità che, gonfiandosi, la capa si danneggi. Il sigaro, una volta acceso, farà passare il fumo con difficoltà al suo interno e brucerà in modo non omogeneo.
Il sapore durante la fumata sarà pesante, acido e tannico, il fumo generato sarà più denso e, di conseguenza, sarà più difficile discriminare e godere l’intero bouquet olfattivo.
La bruciatura non omogena può distinguersi in:
- Tunneling: Sigaro bruciato al centro ma non all’esterno. Volume del fumo ridotto.
- Canoeing: Sigaro che brucia solo da un lato. Minor tempo di fumata, alterazioni sgradevoli del gusto.
- Running: Combustione lungo il lato del sigaro fino a raggiungere li piede del sigaro, sbrogliandone l’involucro.
Capire se un sigaro è troppo umido
Un consiglio su come capire se è un sigaro è troppo umido è di premerlo tra le dita.
Se al tatto risulterà troppo spugnoso, sarai di fronte ad un sigaro troppo umido.
Una conferma potrebbe essere ricercata dal verificare in fumata la densità del fumo prodotto.
Cerca sempre intevenire per recuperare i sigari umidi prima che sia troppo tardi.
Conservazione in ambienti troppo secchi
In ambienti secchi i sigari perderanno gli oli e le resine delle foglie di tabacco e con essi buona parte dei loro aromi. Seccando, i sigari saranno più fragili e le fragranze diventeranno meno complesse, compromettendo il gusto delle fumate. Inoltre, i sigari, una volta accessi, bruceranno velocemente, surriscaldandosi e presentando un sapore amaro e pungente.
Temperature di conservazione alte facilitano il processo di deterioramento.
È possibile recuperare i sigari secchi, anche se la possibilità di recuperare gli aromi, a causa della perdita degli oli, sarà correlata a quanto siano perdurate le condizioni sfavorevoli.
Capire se un sigaro è troppo secco
Per capire se un sigaro è seccato eccessivamente comprimilo delicatamente tra pollice ed indice. Eventuali crepitii saranno sicuramente un indice affidabile di un’umidificazione inefficace. Se, invece, al tatto risulterà solido e fermo, il tuo sigaro è ancora in ottime condizioni.